[GRECIA_2017] – Day 5 – Tabula rasa (Turgidi Caldani)

Notte caldina quella passata, ci svegliamo infatti sigillati nella tenda con porte e zanzariere chiuse a doppia mandata, e un motivo c’è per aver fatto questa scelta apparentemente poco sensata.

Ieri sera infatti, mentre ci accingevamo ad andare a letto nei rispettivi sacco a peli, Marco si accorge di uno strano fruscio all’interno della tenda: ” Sarà il vento.. “ pensa fra sé e sé. Ma viene smentito pochi attimi dopo, quando percepisce nuovamente il rumore anomalo, questa volta però è inequivocabilmente più vicino.

Che si tratti di pura suggestione ? Oppure di un piccolo geco in cerca di insetti ? Lo zampettio ad alta frequenza però lascia pensare che abbia più di 4 zampe, forse un grillo ?

Si cerca di individuare la provenienza del rumore controllando a tastoni tra i sacchi a pelo e gli isolanti, Marco fruga sotto le felpe, attorno ai bagagli e tra le valige ma non trova nulla.

Si ferma ad attendere un nuovo segnale, eccolo ora provenire dalla parte opposta della tenda, con balzo felino alza una maglietta ma, niente ! Di nuovo silenzio e poi un altro zampettio, questa volta alle spalle, si fruga tra gli zaini e di nuovo, niente ! Marco vede con la coda dell’occhio qualcosa sfrecciargli di fianco, si è nascosto dietro al beauty !  Ormai è fatta, l’intruso ha i secondi contati, a mani nude e nella penombra via il beauty eeee…. Uffff’ iga  !

Qui ci vuole un piano d’azione !   – Vedi foto –

Scatta l’operazione ” 4 Salti in Padella “ : Si recupera al volo tuta mimetica, fucile da assalto, visore notturno, anfibi tattici, ricetrasmittente e…. pentolino da campeggio antiaderente !  Non c’è tempo da perdere, l’intruso va fatto evacuare ad ogni costo, il duello potrebbe essere all’ultimo sangue.

 

 

h 23:42. Non siamo svegli, di più. Una serata che sembrava tranquilla e che per una volta stava finendo in relax, sembra non possa esserci concessa. Non puoi rilassarti un attimo e prepararti ad una dormita breve ma ristoratrice, che arrivano secchiate di adrenalina a ricordarti che con MadeInVespa non è ammesso abbassare la guardia neppure per un istante.

Ci mettiamo a letto dopo aver setacciato e bonificato ogni centimetro quadrato della tenda nonché esaminato ogni singola fibra dei sacchi a pelo. Decidiamo di fare turni di veglia in cui si illumina il “dormiente” e lo si controlla da capo a piedi scandagliandolo di continuo con la torcia, quasi ad eseguire una radiografia. Il ciclo continua fino a che le batterie non esalano l’ultimo respiro.

Con queste premesse, decidiamo di prendere la tappa di oggi con relativa calma, i chilometri da percorrere non sono eccessivi e potremmo concederci un po’ di relax prima di prendere il traghetto.

Partiamo un po’ più tardi del solito, ma comunque sempre al buio… i chilometri scorrono lisci come l’olio, due motorini rombanti nel silenzio dell’alba, anche se la rossa fa qualche scoppiettio ogni tanto abbiamo imparato a conviverci, si limita l’erogazione, si va via con un filo di gas, per non chiedere al motore più coppia di quanto la testa sia in grado di tenere.

 

   

 

Arriviamo a Patrasso e ci fermiamo giusto per “un’ottima” colazione a base di caffè e patatine confezionate (coffee and chips), proseguiamo in direzione ” Kalogria Beach “, una località balneare prettamente popolata da persone del posto e che si trova più a est di Patrasso, a circa un’ora di distanza.

 

 

Arriviamo quando ormai il sole infuoca le strade, parcheggiamo nella pineta all’ombra e ci dirigiamo in spiaggia. Bastano pochi secondi per capire che senza ombrellone non abbiamo speranza di sopravvivere più di qualche istante, decidiamo allora di prendere due lettini e un’ombrellone, costi quel che costi ! Con nostra immensa sorpresa, arrivati al banco del bar, scopriamo che ombrellone e lettini sono gratuiti, si paga solo la consumazione che viene addirittura ordinata e servita “al tavolo” direttamente da appositi “bagnino-camerieri”. I Greci hanno inventato una specie di aperitivo dell’ombrellone, ” l’aperillone “ , qui si che sono avanti altro che riviera romagnola !

 

 

 

Ci concediamo ben un’ora e mezza di relax, di cui tre quarti d’ora tra bagno e lettino ed il resto al tavolo per mangiare un ottima grigliata mista dal sapore decisamente mediorientale.

 

 

L’illusione di essere in vacanza però dura poco e con la carne che preme nello stomaco ci rendiamo conto che è quasi tardi, dobbiamo schizzare a Patrasso per prendere la nave !!

L’ultima ora sulla via del ritorno è anch’essa infuocata, l’aria è bollente e questa volta è Vespa blu a dar segni di cedimento: per un paio di volte tende a spegnersi mentre siamo lanciati a tutta velocità, l’aver tirato prontamente la frizione ci ha forse salvato da una grippata assicurata, quindi procediamo in terza marcia allegra e guadagniamo lentamente il porto.

Tra la coda in biglietteria e le operazioni di imbarco saliamo a bordo al pelo, 20 minuti prima della partenza. Qui, pronto ad aspettarci, c’è Mario, Napoletano, che sulle navi canta canzoni con arrangiamento da pianola Bontempi in stile neomelodico.

 

 

Le nostre membra sono ormai temprate da questi giorni Spartani e pronte ad affrontare le più ardue sfide che il destino ci pari davanti ma questo no, questo è troppo anche per noi e per i nostri timpani. Dopo i primi pezzi qualcuno azzarda un timido applauso di incoraggiamento e viene subito stroncato da un insurrezione popolare. Poco a poco i posti in sala si liberano, i passeggeri cadono uno a uno come foglie d’autunno e in un lampo la sala è deserta,  completamente vuota…tabula rasa.

 

 

 

– Stay Tuned –

 

 

 

2 Comments

  • Lau Rispondi

    Mitici i “co diaz!” Di Davide nel video!!!

  • Andrea A. Rispondi

    Miii, povero Mario…! Ma davvero hanno protestato agli applausi? TOP!!!

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