viaggiare in Vespa, ogni tanto salta fuori un weekend o l’occasione giusta e ci
ritroviamo a scorrazzare qua e là per l’Italia.
Bello, ineccepibile. Ma il bello non è questo, o almeno non è tutto.
Succede che ti ritrovi col tuo compagno di mille avventure e di Vespa proprio
non ne si vuol parlare: aperitivi e serate quasi scansando l’argomento, risate,
progetti e racconti che vanno in tutt’altra direzione, venti caldi di scirocco
che spazzano via le argomentazioni.. Vi chiederete perché; in fondo se una passione
comune è così importante cosa c’è di male nel tirar fuori l’argomento.
Astio ? Perdita d’interesse ? No, tutt’altro, anzi forse proprio l’opposto !
E’ che quando il tema, prepotente, salta fuori come un germoglio che cerca la
via verso il sole e si fa strada tra rocce e terra ecco, lì diventa
inarrestabile.
Qualcosa di magico, ancora indefinito scatta nel nostro sistema nervoso
centrale; probabilmente una sconosciuta reazione chimica si innesca e dà luogo
a fantasie e ragionamenti mai pensati, provati o immaginati.
Ecco che allora forse, ogni tanto, nascondiamo le emozioni per far finta di
nulla, scrutando di volta in volta lo sguardo dell’altro, aspettando che uno
dei due pronunci la parola magica o meglio, in questo caso, la frase: “Oh, ma
la Vespa ? “
in rapida ascesa, pupille dilatate, brividi e rilascio di endorfine che portano
rapidamente ad euforia incontrollata. I sintomi sono chiari, la diagnosi è
sempre la stessa. Si DEVE partire.
Sono attimi concitati, niente tempo per inutili tentennamenti, solo grandi
sorrisi e una forte scarica di adrenalina.
Si, ma dove ? E’ l’unica risposta sensata che il cervello riesce a formulare e
da lì comincia a serpeggiare, insomma, a farsi vivido…
e realtà si fondono in un cocktail estremamente complesso che ci porta ovunque
e nell’arco di poche battute, qualche birra e decine di commenti , abbiamo già
spaziato dalla Groenlandia al Mar dei Caraibi, dall’estremo Oriente a qualche
sperduto paesino Africano.
Di solito questa prima fase non dura molto ed in genere si risolve in tempi
ragionevolmente brevi che vanno dalla manciata di ore alla dozzina di giorni.
Ma questa volta è diverso. Questa volta, complice anche il fatto di aver
puntato inizialmente su una meta che si è rivelata troppo lontana in relazione
ai giorni disponibili.. beh.. siamo andati lunghi, per dirla nel gergo
motoristico !
poche settimane fa eravamo ancora nel limbo dei senza meta, sballottati per la
legge del contrappasso da un’idea all’altra, fino all’eterna dannazione.
sempre dal nulla il viaggio prende forma.
scoprire ed infine arrivare, tutti elementi fantastici e che fanno sempre parte
del nostro girovagare ma come nei best sellers impregnati di aforismi, beh
anche qui “ l’importante non è mai la meta, ma il viaggio” e nel nostro caso
quest’ultimo si compie in Vespa, anzi no: con LE Vespe, alla scoperta di un’ Isola
magnifica, di una terra tanto aspra quanto piacevole ed appagante, tanto
Italiana quanto no, così da sogno eppur così a portata di mano. Ormai è deciso,
sono bastati pochi minuti ed un cenno d’intesa, non si torna più indietro: si
va in Corsica !
Corsica, in un certo senso terra di confine. Confine tra mare e cielo, stato Italiano
e territorio Francese, spiagge caraibiche sovrastate da monti che raggiungono e
superano quota 2800 mt, lingue e nazionalità che si fondono: ancora una volta
cerchiamo di unire simbolicamente due mondi non poi così distanti.
per noi è il modo di vivere il viaggio raccontandolo, speriamo che possa essere
per voi che leggerete, che state vivendo o vivrete esperienze diverse o
analoghe, il modo per sentirci vicini, per confrontarvi, per appoggiarci o
darci dei pazzi, per tendere la mano e accorciare le distanze che ci separano.
almeno queste sono le premesse, l’invito è aperto ed esteso a tutti e dunque:
Seguiteci, siate con noi !
– Stay Tuned –
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