Se ieri sera eravamo con i sacchi a pelo sotto i tavolini del bar-ristorante della nave ad un orario che si potrebbe dire onesto (h01.10), la sveglia invece è stata vigliacca e traditrice ben 45min prima del previsto: h4.30.
Con poco più di tre ore di sonno alle spalle ci prepariamo dunque allo sbarco in terra Corsa all’alba. Bastia.
Il percorso di oggi prevede la montagna. Destinazione Corte passando per le vie più tortuose…e sperdute…e dissestate.
Lo sterrato non ci ferma…. |
Scendiamo dalla nave che sono le h6:30 e dopo qualche giro a zonzo per Bastia in cerca di un internet point desistiamo e imbocchiamo la strada senza indugi.
Fuori dalla città le vie sono piccoli sentieri asfaltati praticamente deserti, al punto che…
… veder passare una macchina sembra un miraggio. Ci lasciamo alle spalle
diversi paesini inerpicandoci su per i monti. La temperatura è destinata a salire ma per ora si ” barbella ” e i pezzi di strada all’ombra affrontati in maglietta sembrano ghiacciaie !
Dalle parti di Silvareccio / Casabianca la strada si fa decisamente più larga, nuova in un certo senso ma pur sempre in costruzione e i pezzi asfaltati si alternano a quelli di ghiaia e sterrato come se non ci fosse un domani.
Stringiamo i denti e con i manubri traballanti che ci scappano dalle mani rallentiamo l’andatura e affrontiamo l’ennesima sfida, non sarà certo qualche sassolino sull’asfalto a fermarci !
E così è, lo sterrato non ci ferma ! A farlo è però una bestia di qualche quintale minacciosa ed innervosita che, spaventata dal rumore molesto dei nostri 2 tempi, decide
a tratti di scappare lungo la statale nella nostra stessa direzione e a tratti di voltarsi e tentare una carica.
Scalcia, sbuffa e ci fissa. Il toro riesce nell’impresa, siamo costretti ad arrenderci.
Scovate dov’è Davide…. |
Seguiamo il vitello a debita distanza ad un’andatura decisamente limite per la nostra tabella di marcia fino a che, al passaggio di una macchina, Marco riesce ad accodarsi, mimetizzarsi e sorpassare l’animale non senza qualche rischio.
Il bovino si accorge infatti del tiro mancino e dopo aver lasciato passare la macchina tenta di caricare Marco che tra un’esitazione ed una sgommata sfreccia a poche decine di cm dal toro, rannicchiato sul manubrio della vespa e pronto all’incornata !
Davide desiste, la bestia è furiosa. Siamo separati, l’uno e l’altro a debita distanza dall’animale cercando di non far spegnere i motori al minimo e di comunicare a gesti non riuscendo a sentirci… il viaggio proseguirà così per quasi una decina di km finchè l’animale esausto si ferma a bordo strada e ci lascia ricongiungere !
Sorrisi, un po di adrenalina e scambio di punti di vista sulla faccenda. Si riparte decisi a recuperare il tempo perso puntando ” Quercitiello “: Suona un po “Napoletano” e noi ce lo siamo immaginato così “Quercitiè, quercitiè ! Papparà papparà pappapappaparapapà”
Quercitiell….we, we! |
Il buonumore è di nuovo tra noi, il paesaggio cambia e attraversiamo magnifiche pinete circondati da altrettanto splendidi panorami, non possiamo
che lasciarci pervadere da questo profondo senso di libertà !
Il resto del percorso sfila via tranquillo, tra una pianura e qualche salita, una controllata alla calotta e una sosta di verifica.
Arrivati a Corte verso mezzogiorno le tre ore di sonno cominciano a gridare vendetta e la temperatura rende ormai improponibile la prosecuzione via terra. Tutto sembra suggerire siesta e tuffo nelle acque del magico torrente antistante il tranquillo e campeggio di “Chez Bartho”.
L’abbiocco è inevitabile ma dura si e no 10min dopodiché come due piccoli trattorini (senza nulla togliere al maestro…) ci attiviamo per la missione WiFI. Non senza difficoltà riusciamo ad attivare una scheda SIM francese per la chiavetta internet Wind portata da casa. Dopo alcuni tentativi fallimentari, delusione e nervosismo tentano di insinuarsi. Chiamiamo il time-out per una doccia e al rientro in tenda tra un colpo e l’altro riusciamo a farla funzionare. Al messaggio “Connected” il sorriso torna al campeggio.
– Stay Tuned –
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