Sempreverde è la sveglia che va sempre bene h 7:30. Colazione a pane e saldatore e i tempi si dilatano. Il cablaggio delle bobine dello statore di scorta è l’ultima precauzione prima della ripartenza. Prima dei saluti veniamo riforniti con la sporta del cibo, appositamente confezionata da nonna Edda, panini e albicocche a volontà e per il pranzo siamo a posto. Le Vespe si accendono che ormai sono le 10:20.
Le prime 5 ore sono un caldo viaggiare nell’umidità delle piatte e dritte campagne emiliane. Lungo la strada sono sempre di più le persone che ci salutano o che si fermano a chiaccherare incuriositi dai …
bolidi e dal nostro strano abbigliamento. Arrivati a Cesena ci inerpichiamo sull’appennino e la cosa inizia a farsi interessante: temperature più gradevoli e paesaggio impagabile.
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Lungo la salita abbiamo la fortuna di fare una sosta-cartina proprio sotto la casa di un anziano meccanico che ci dà ottimi consigli tipo fare la miscela all’8-10% (al posto del classico 3%). Eh si perchè quando si va su a prender curve a manetta anche al 4% è magra…
Al primo rifornimento van dentro chili di olio, ma anche la miscela più grassa della storia non può nulla contro la salita di San Leo. Una curva tira l’altra e la scaldata è dietro l’angolo.
[A causa del surriscaldamento del motore il pistone “scalda” fino a incollarsi alla parete del cilindro con il rischio di rompere fasce elastiche e graffiare le delicate pareti del cilindro.]
La blu rientra ai box. Sosta forzata e un po’ di suspense. Lasciamo raffreddare il motore e approfittiamo per merendizzare con le albicocche della nonna.
Fortunatamente il danno è lieve e dopo una mezzora la vespa riparte senza accusare il colpo, almeno per il momento. Ma cosa avrà causato la scaldata? Forse gli esperti sapranno darci qualche spiegazione del perchè le nostre candele si presentano così, mentre quando siamo partiti la colorazione era il classico nocciola:
Sarà il troppo caldo? Olio scadente? oppure è tutto normale? cosa saranno quei depositi sull’elettrodo? Ma soprattutto cosa sarà cambiato?
Con le ultime energie raggiungiamo SassoCorvaro e le porte del paradiso si spalancano. L’ospitalità amichevole di Cesare&Co è totale. Lo splendido casale in cima alla collina già basterebbe e invece abbiamo anche un trattamento da Re: appartamento degli ospiti, cibo e bevande. che dire. Grazie Mille.
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