Palermo – Genova |
Ormai siamo a Palermo, ci dirigiamo al porto sotto la guida folle di…
una scooterista locale. Per starle dietro dobbiamo frustare un po’ i nostri anziani destrieri, ma non molliamo e arriviamo a destinazione in un lampo.
Un ultimo, malinconico, sguardo dall’alto alla capitale e meta del viaggio. Scorrono immagini, suoni, profumi, volti e parole. Dodici giorni al ritmo di 20 ore di veglia e poche di sonno sembrano mesi. Si respira anche voglia di casa. La rotta della nave appare sul monitor, rivedere la cartina fa pensare. Sembra impossibile avercela fatta, aver percorso tutta quella strada alla media di 50 km/h.
20 ore in nave passano e siamo a genova per le 18:00. Giusto il tempo di fare benzina, recuperare un paio di occhiali anti infortunistica e siamo pronti per partire. Si preannuncia un arrivo by night: gli occhiali trasparenti sono la visiera perfetta in queste occasioni.
A Pavia l’ultima cena. Incontro casuale sulle strisce pedonali con un professore dell’università ed ecco il consiglio: pizzeria Drago Marino, proprio di fronte a noi.
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