Sprazzi di pioggia sotto il diluvio. A 75 giorni dalla fine della preparazione o dall’inizio dell’impresa, che dir si voglia, si comincia a collaudare il vespino arancione anche sotto l’acqua. Assetto da bagnato, temperatura dell’aria 12°C, temperatura asfalto siamo lì, caldo non lo è di sicuro. Una toccatina alla carburazione? anche no…
Prima tappa: trasferimento da casa di Marco a casa di Davide. Eppure non ci siamo ancora. A sentirlo sembra che ci voglia la mascherina dell’ossigeno per farlo respirare questo motore e invece… troppa benzina? Forse problemi sul circuito starter (quello che interviene quando si “tira l’aria”), bello spunto in effetti. Detto fatto. Pit stop e sostituzione meccanismo aria (prendendo in prestito quello montato sulla vespa blu), e già che ci siamo candela nuova. Seconda Tappa: trasferimento da casa di Davide alla vecchia dimora di Cinisello. La situazione non cambia, anzi si. La Vespa entra in riserva e si spegne sotto il diluvio in mezzo alla rotonda. Perfetto. Non resta che spedivellare….
Giunto ormai fradicio a destinazione decido di sospendere la sessione per gustare un buon piatto di pasta.
Terza tappa. Ritorno in notturna a casa. Riesco a cogliere un momento di tregua dalla pioggia che ora è sottile ma non poi così bagnata. E mentre sotto il casco la testa rimugina… fulmine a ciel nuvoloso: e se fosse una questione di anticipo?