Sotto il vestito…qualcosa [3^Parte]: Punti di sutura

Dove eravamo rimasti? ah, si: la ricerca ricambi sul web…
La ricerca ricambi ha dato buoni frutti. Per le nostre vespe solo il meglio:
  • Cuscinetti SKF
  • Paraoli Corteco Blu
  • Albero motore Pinasco Racing

Il pacco è arrivato e un po’ come succedeva la mattina di Natale ci mettiamo a scartare i vari sacchettini per controllare se il buon ***** ci ha spedito tutto. Pare di sì.
Ottimo si comincia.
L’attenzione va subito al luccicante Pinasco alias l’albero motore nuovo. Prima di montarlo occorre sostituire cuscinetti e paraoli, divenuta ormai un’operazione di routine.
E finalmente il momento dell’investitura… l’inserimento dell’albero motore.

Prima di chiudere “…già che ci siamo” sostituiamo gli O-ring (per i non addetti, trattasi di guarnizioni) che si trovano sul cinematismo di selezione delle marce e sulla pedivella, e anche quello che si trova sulla leva di comando della frizione per scongiurare ogni minima perdita di olio dal motore una volta rimontato.

Arrivati a questo punto non possiamo non fare controllino alla campana della frizione e…“già che ci siamo” regaliamo un bel lifting al parastrappi che sembra aver voglia di scappare da qualche parte. In questi casi prima di rimontare un pezzo il pensiero vola e bisogna fare un ragionamento meglio investire 15 minuti adesso che è tutto smontato, o rimontare subito per poi andare in giro con l’ansia che una piccola e innocua mollettina ti parta via mentre sei in superstrada?

abbiamo optato per la prima scelta. Con pappagallo abbiamo riportato nella posizione originale il piatto di contenimento che mantiene in posizione le quattro molle del parastrappi. Questo pezzo infatti tende a deformarsi sotto sforzo. Ora siamo soddisfatti e apprezziamo il minor spazio tra il piatto e l’ingranaggio.

 Prima e dopo la cura

Il momento della chiusura è per certi aspetti simile alla partenza per un viaggio, quando già in sella ti fermi un attimo e ti chiedi se stai dimenticando qualcosa. Apparentemente nulla e allora via di pasta rossa e confidare nel nuovo albero motore.

Quando il motore è chiuso, si verifica che l’albero motore sia libero e giri senza problemi. Fatto. Ora non resta che assemblare il gruppo termico il tamburo e la ruota posteriore e portarsi con il motore in modalità cariola verso la scocca del vespino che attende nuda…
Per fissare il motore al telaio bastano due e dico due dadi (come si fa a dire che la vespa non è essenziale?!), ma per ripristinare tutte le funzionalità  bisogna collegare, l’impianto elettrico, cavo frizione, cavi di comando delle marce e il fondamentale freno posteriore. Non proprio comodi…
Dopo giorni di lavoro arriva il momento tanto atteso. Primo giro tutto ok, ma già il secondo preannuncia  la delusione che trova conferma solo al terzo passaggio. E’ ufficiale, la frizione slitta… 
L’incubo riapertura del motore echeggia in sottofondo.
– stay tuned – 

One Comment

  • Dani Rispondi

    Che sbatta sta frizione!!La sto odiando anche io! Ma si sa chi la dura la vince, troverete sicuramente la soluzione..vi conosco! =)

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