La meccanica della vespa è sufficientemente semplice da permettere, con la giusta attrezzeria, pazienza e buon senso di effettuare molte operazioni in regime di “fai da te”. Semplicità tuttavia non è sinonimo di banalità….
Quello che ci troviamo davanti infatti è un giallo non da poco…
… Un motore che non gira, apparentemente incastrato non si capisce bene da cosa. Smontato dalla vespa si passa all’azione.
Trasferimento d’urgenza in sala operatoria. Il motore è bloccato e il pistone non si muove. Molte ipotesi ma nessuna diagnosi plausibile. Ecco il motore sotto i ferri.
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Sala Operatoria |
L’operazione è senza anestesia… bisturi e chiavi inglesi alla mano si comincia ad operare dalla testa.
Quando si apre il motore della Vespa è sempre emozionante come la prima volta, anche perchè si presenta sempre un problema nuovo…proprio come se fosse la prima volta. E poi non sai mai cosa ci puoi trovare all’interno…. pistoni bucati, fasce elastiche tritate, ingranaggi sbeccati, polvere di alluminio rosicchiato chissà da quale parte del motore.
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Il Polini 130cc |
Svitati i quattro dadi di fissaggio si sfila la parte superiore del motore (cosiddetta testa). La prima ipotesi è il grippaggio del motore. Con il termine grippaggio si intende, in ambito motoristico l’interruzione del corretto funzionamento del motore per eccessivo attrito radente fra pistone e cilindro. Problema che nei casi più gravi può presentare l’incollamento di pistone e fasce sul cilindro stesso.
Grande attesa quindi sulle condizioni del cilindro ma….Ad una prima analisi niente di strano: il cilindro si presenta in buono stato a parte qualche segno sulla parete lato scarico.
In ogni caso niente che possa giustificare il bloccaggio del pistone. Mentre osserviamo il cilindro ci accorgiamo di una perdita di benzina nel punto in cui il cilindro stesso si accoppia con la testa…come dicevamo: un emozione sempre nuova.
Ipotesi grippaggio abbandonata. Il mistero si infittisce. Sfiliamo anche il gruppo termico e liberiamo il pistone dallo spinotto che lo imprigiona sulla biella. A questo punto abbiamo visto la luce.
Diagnosi: il pistone rimane bloccato nel suo poetico moto alternato a causa di un interferenza meccanica dell’albero motore con il carter. Per farla breve, per un difetto di fabbricazione, le due parti che compongono l’albero hanno subito una rotazione relativa causando un disassamento delle due estremità e quindi una rotazione eccentrica dell’albero stesso. Piuttosto che un ri-imbiellamento, ossia un operazione di riallineamento e fissaggio delle due parti, abbiamo optato per la sostituzione con un componente nuovo dallo standard qualitativo elevato: Albero motore PINASCO racing. Decisione sofferta, costo non trascurabile, ma d’altra parte chi di voi si fiderebbe a fare una traversata italica con un albero motore ri-imbiellato?
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L’albero motore |
Procediamo quindi con cura nello smontaggio del motore scomponendolo nelle sue molecole elementari.
Togliamo il tamburo e ganasce freno posteriore. Via il volano e lo statore. Tutto riposto con cura in una catasta di pezzi sul banco da lavoro. Massima attenzione alle minuterie che vengono invece divise per gruppo di appartenenza: carburatore, cilindro, frizione, tamburo, freno, cambio.
Ecco come appare il motore una volta sezionato, aperto in due semi-metà come un uovo di pasqua, tanto per restare in tema.
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I due semi carter (sopra: lato volano; sotto: lato frizione) |
Arrivati a questo punto si pronuncia la frase tipica di queste occasioni, “già che ci siamo…” sostituiamo anche:
- Paraoli
- Cuscinetti
- Guarnizioni
- O-ring
E così ci ritiriamo, soddisfatti del lavoro, a navigare sul web a caccia dei ricambi necessari per essere pronti a dargli giù ancora una volta, si spera l’ultima come sempre….
to be continued…
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